Profilo friulano: Cristina Noacco
Nata a Udine nel settembre 1971) è cresciuta in un paesino di duecento abitanti, Cortale di Reana del Rojale.
Iscritta alla facoltà di Magistero di Trieste per studiare letteratura italiana e nel 1997, si trasferisce a Tolouse, in Francia, per continuare l’avventura degli studi con un dottorato di ricerca in Letteratura medievale.
Inizia la traduzione in italiano il romanzo, Erec e Enide di Chrétien de Troyes (che ha ricevuto il Premio Leone Traverso Opera Prima per la traduzione nel 2000) e di un’altra storia medievale, Piramo e Tisbe .
Continua con un dottorato e un libro sul tema della metamorfosi nella letteratura medievale francese e continua con dei convegni, ai quali segue sempre la pubblicazione degli atti, su temi che riguardano la mitologia, la metamorfosi, la figura del maestro, il paesaggio allegorico e l’uomo dei boschi.
Dopo la tesi di laurea a Trieste partecipa, quasi per caso, a un congresso internazionale di letteratura medievale e lì, cioè a Garda, dove si teneva il congresso, conosce degli specialisti del mondo intero. Quando un professore di Toulouse mi ha proposto di iscrivermi alla sua università per continuare gli studi con un master e poi con un dottorato, non mi sono lasciata scappare l’occasione di volare via dal nido. La filosofia e i valori del XII secolo hanno avuto la meglio sui canti notturni e sulla malinconia degli idilli leopardiani, che continua ad apprezzare come quando è andata a studiare a Recanati, nella casa paterna del poeta, dove i libri proibiti sono ancora chiusi a chiave dietro la griglia di una vetrina.
Inizia la traduzione in italiano il romanzo, Erec e Enide di Chrétien de Troyes (che ha ricevuto il Premio Leone Traverso Opera Prima per la traduzione nel 2000) e di un’altra storia medievale, Piramo e Tisbe .
Continua con un dottorato e un libro sul tema della metamorfosi nella letteratura medievale francese e continua con dei convegni, ai quali segue sempre la pubblicazione degli atti, su temi che riguardano la mitologia, la metamorfosi, la figura del maestro, il paesaggio allegorico e l’uomo dei boschi.
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